Tragedia sulla funivia del Monte Faito: quattro morti e un ferito grave
Castellammare di Stabia- Una tranquilla giornata di primavera si è trasformata in un incubo. Nel pomeriggio di giovedì 17 aprile, una cabina della funivia del Monte Faito è precipitata nel vuoto causando quattro morti e un ferito grave. L’impianto era stato riaperto appena una settimana fa, dopo la consueta pausa invernale.
Secondo le prime ricostruzioni, la rottura del cavo traente ha causato l’incidente. Il sistema di sicurezza ha bloccato le cabine, ma quella più in quota-con cinque persone a bordo-ha improvvisamente ceduto, schiantandosi nel dirupo tra il secondo e il terzo pilone della linea.
LE VITTIME Tra le vittime, il macchinista Carmine Parlato, 59 anni, originario di Castellammare. Con lui hanno perso la vita anche due cittadini britannici e una giovane turista israeliana, Janan Suliman, di 25 anni. L’unico sopravvissuto è un altro cittadino israeliano, ora ricoverato in condizioni critiche all’Ospedale del Mare di Napoli.
I SOCCORSI E L’ALTRA CABINA L’altra cabina, che scendeva a valle con dodici passeggeri a bordo, si è bloccata a 20 metri dal suolo. Grazie al pronto intervento dei soccorritori, tutti i passeggeri sono stati calati a terra in sicurezza tramite funi e imbragature.
LE INDAGINI La procura di Torre Annunziata ha aperto un’indagine per disastroso colposo e omicidio colposo plurimo. L’intero impianto è stato sequestrato per accertamenti tecnici. Sotto esame i controlli di sicurezza eseguiti prima della riapertura: la funivia era infatti tornata in funzione il 10 aprile, dopo mesi di chiusura
Profondo il cordoglio espresso dalle istituzioni. Il presidente di Castellammare ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di oggi, mentre il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, hanno chiesto chiarezza immediata sulle responsabilità.